Un cavaliere di nome Uberto, figlio del duca della Guienne (657-727?) non sapeva certo che sarebbe diventato santo quando gli fece visita un cervo che portava una croce tra le corna, rimproverandolo di cacciare nel giorno della morte di Cristo. Questo incontro permise la conversione Uberto che divenne monaco e fondò l’Abazia delle Ardenne. Uberto mantenne la passione per i segugi, utili amici di caccia e da qui nacque l’allevamento dei segugi di Saint Hubert, il Bloodhound, che proseguì, attraverso i monaci, anche dopo la sua morte. Questi segugi, come narrano le cronache, si riconoscevano per “le labbra lunghe e larghe, molto pendenti, ed orecchie pendenti fino a coprire la mascella”.
In Francia erano presenti cani di piccola taglia che oggi sono riconosciuti come Basset Normand Artesian, Basset Fauve de Bretagne Petit Basset Griffon Vendéen. Così furono incrociati e nel Basset Hound possiamo ritrovare similianze inequivocabili con il Bloodhound. Nel corso del tempo, alle battute di caccia, i cani bassi dalle lunghe orecchie correvano meno velocemente e le prede inseguite rallentavano la fuga: questo tempo, permetteva ai cacciatori di caricare e maneggiare i pesanti archibugi. Questi cani si adattavano meglio alle esigenze e furono utilizzati sempre più; Inoltre i Basset erano, grazie alla loro ridotta altezza, eccezionali nel penetrare il sottobosco, stanando la selvaggina.
Dalla Francia all’Inghilterra:
Nel 1874, Sir Everett Millais, decise di presentarsi ad una mostra allestita a Parigi, con uno di questi bassetti.
Un anno dopo, nel 1875, Sir Everett Millais presentò un esemplare che permise la diffusione del Basset in Inghilterra, e la nascita di nuovi allevamenti, tanto che solo 11 anni dopo, si contarono già 120 esemplari di Basset Hound nella mostra tenutasi nel 1886 presso il London Aquarium. Il primo Club del Basset Hound nacque in Inghilterra nel 1884.
In Italia
Il Basset Hound arrivò nel 1958 quando il duca Luigi di Grazzano Visconti importò dall’Inghilterra Kelperland Artist (detto Tommaso) nato nel 1957 da Ch. Rossingam Badger e da Rossingam Amouros.
Luigi di Grazzano Visconti, con l’affisso «Del Biscione», fu il primo allevatore italiano della razza e Tommaso fu il primo campione italiano di bellezza (1961).
Nel 1960 l’allevamento Del Biscione importò anche una femmina e da questi due soggetti nacque la prima cucciolata di Bassethound registrata in Italia.
In seguito iniziarono ad allevare il Conte Cesare Balduino di Genova e Carla Lunghetti di Firenze (affisso «Di Pian dei Giullari»).
Gli anni ‘70 videro la maggior diffusione della razza in Italia, grazie all’allevamento «Del Canedoro» di L. Benelli di Firenze che raccolse il patrimonio genetico dell’allevamento Del Biscione e che allevò la stragrande maggioranza dei basset italiani, importando anche diversi soggetti dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti.
Il Club di razza esiste dal 1967.